La nostra posizione è strategica al centro tra mare e montagna, lago e collina.
We are well located, between sea and mountain, lake and hill. There are numerous sports activities! … for example … walking and cycling routes in the mountains or on the lowlands You can dive into emerald pools and immerse yourself in our rivers’ headwaters… or set off to the sea and enjoy our beaches We will gladly advise and/or organise the sport activity you choose. |
Le attività sportive sono molteplici! …un esempio
Parapendio, Arrampicate oppure Pattinaggio sul ghiaccio … https://www.dolomitemozioni.it/promozioni/palaghiaccio-di-claut https://www.skyexplorers.it/zone-di-volo/
… percorsi a piedi e in bicicletta, in montagna o in pianura
potrai tuffarti nelle pozze smeraldine e immergerti nell’acqua dove nascono i nostri fiumi…oppure raggiungere il nostro mare e le nostre spiagge.
https://cyclinginlove.com/2021/06/pozze-smeraldine-val-tramontina/
Parapendio a Valinis (Meduno)

le nostre montagne
il nostro mare

Saremo felici di poter consigliare e/o organizzare lo sport che più preferite.
A little about us … Arba is… August vintage car rally during the “Fieste sot il Crupisignâr” summer festivities. |
Un po di Noi …
Arba e… raduno d’auto d’epoca nel mese di agosto durante i festeggiamenti estivi,
“Fieste sot il Crupisignâr”










FRIULI VENEZIA GIULIA
Terra di confine, il Friuli-Venezia Giulia è storicamente crocevia di popoli, culture e commerci. Tale posizione ha tuttavia costituito nel secondo dopoguerra un fattore di instabilità e di impedimento per lo sviluppo della regione. Infatti, per quella che oggi, dopo la ricostruzione seguita al terremoto del 1976, è una delle realtà economiche più vivaci del Nordest, le vicende legate alla seconda guerra mondiale si conclusero soltanto nel 1975, quando la firma del Trattato di Osimo pose la parola fine ai contenziosi fra Italia e (l’allora) Iugoslavia circa i territori della Venezia Giulia. E se nel 2004 l’entrata nell’Unione Europea della Slovenia apre interessanti prospettive economiche per tutto il Friuli, per Trieste e Gorizia (la Venezia Giulia), l’allargamento significa recuperare i contatti con terre che sono a loro legate almeno dall’epoca romana (allora erano incluse nella X Regio Venetia et Histria). Ma è proprio questa natura di terra di confine a fare della regione un mosaico di ambienti naturali e culturali. I primi sono magnificamente esemplificati dal golfo di Trieste, cui fanno da sfondo le colline spoglie del Carso, e dal contrasto fra le alte montagne della Carnia e le distese pianeggianti attraversate dal Tagliamento. I secondi sono ancora più variegati: atmosfere asburgiche e mitteleuropee si respirano tutt’oggi a Gorizia e, soprattutto, a Trieste, dove l’italiano e il veneto si mescolano allo sloveno, ma sono presenti anche croati, serbi e greci; in Friuli l’impronta di Venezia si è sovrapposta alla tradizione ladina della lingua friulana, ma in alcune valli si parla anche tedesco e sloveno
Arba, Friuli Venezia Giulia terra di confine. Arba

FRIULI VENEZIA GIULIA A borderland, Friuli-Venezia Giulia has historically been a crossroads of peoples, cultures and trade. 20. However, this produced instability and hindered the region’s development following the Second World War In fact, for what has become one of the most vibrant economic areas in the northeast after reconstruction following the 1976 earthquake, events linked to the Second World War did not end until 1975, when the signing of the Treaty of Osimo put an end to the disputes between Italy and (then) Yugoslavia over the territories of Venezia Giulia. 22. And if Slovenia’s entry into the European Union in 2004 opened up interesting economic prospects for the whole of Friuli, expansion for Trieste and Gorizia (Venezia Giulia), meant regaining contact with lands linked to them at least since Roman times (as part of the X Regio Venetia et Histria). 23. Its borderland location is precisely what creates a mosaic of natural and cultural environments. 24. The Gulf of Trieste exemplifies the former magnificently, with the bare hills of the Karst as a backdrop, and the contrast between the high mountains of Carnia and the flat expanses crossed by the Tagliamento River. 25. The latter are even more diverse: Hapsburg and Central European influences are still felt in Gorizia and, above all, in Trieste, where Italian and Venetian languages are mixed with Slovene, where Croatians, Serbs and Greeks are also present. In Friuli, Venice’s imprint has been superimposed on the Ladin tradition of the Friulian language; and in some valleys German and Slovene are also spoken Arba, Friuli Venezia Giulia – borderland. Arba |
IL CAMMINO DI SAN CRISTOFORO
Il Cammino di San Cristoforo nella Pedemontana del Friuli Occidentale, ai piedi delle Dolomiti friulane, fra Livenza Magredi e Tagliamento, si apre a quanti scelgono per le proprie vacanze esperienze che facciano bene al corpo e alla mente, vissute immersi nella natura più integra, selvaggia e ancora poco frequentata, intermezzata da piccoli borghi, luoghi di profonda spiritualità, ricche testimonianze di storia, arte e cultura.
E’ un cammino è adatto a tutti, dalle camminatrici e i camminatori più esperti a quanti per la prima volta si avvicinano a questa esperienza.
Pe rappresentarci abbiamo scelto San Cristoforo, figura ritratta nell’iconografia tradizionale ortodossa come guerriero dalla testa di cane, e nell’iconografia occidentale come un gigante che attraversa il fiume portando Cristo in spalla, ricordando il greco Eracle con Eros o ancora Anubis, dio dalla testa di sciacallo, traghettatore di anime nelll’antico Egitto. Elemento comune è la simbologia dell’ibrido in cui possiamo leggere la trasformazione. L’ibridismo è la forma naturale di un luogo mediano, punto d’incontro tra logos e caos. Così come San Cristoforo affronta nel suo avanzare sia il fiume dell’inconscio sia la forza della consapevolezza – che aumenta di pari passo all’avanzare nell’ignoto – così chi attraverserà questi luoghi avrà la possibilità di prendersi il giusto tempo per ritrovare se stesso, per conoscere, per assaporare dietro ad ogni passo, ricordi atavici, legati al piacere per le cose semplici, la calma e il silenzio ….
“Mandi” sarà probabilmente una parola che sentirai pronunciare spesso lungo il nostro Cammino; deriva dal latino e significa “ti accompagni il Signore”.
Il tracciato si sviluppa su sentieri di facile percorribilità, su segmenti di piste ciclabili e strade secondarie; solo per piccoli tratti, per raccordare la viabilità minore, viene fatto ricorso alle strade ordinarie. Data la scarsa nevosità dell’area è di fatto praticabile tutto l’anno e il suo andamento altimetrico privo di consistenti dislivelli lo rende fruibile da persone di ogni età e capacità motoria. E’ un cammino che ognuno può cucirsi su misura personalizzando la propria esperienza in base al tempo a disposizione o alla curiosità di conoscere questi luoghi. Può essere percorso nella sua interezza, e ci vorrà circa una settimana, o per singole tappe che rimangono comunque indicative; la nostra APP vi aiuterà a scegliere il percorso e ti accompagnerà anche nelle zone non coperte da segnale. Lungo tutto il percorso sono presenti punti di accoglienza e ristoro amici del Cammino, indicati sul sito insieme ai servizi che, in tutta sicurezza, mettono a disposizione di chi ama camminare. All’insegna della sostenibilità, puoi raggiungerci anche in treno, attraverso la linee ferroviarie Venezia-Pordenone-Udine e la linea turistica Sacile-Gemona (sino a Maniago) e anche gli amanti della bicicletta troveranno sentieri e servizi adatti alle due ruote.
Il culto di San Cristoforo ebbe grandissima diffusione nel Medioevo; in suo onore sorsero chiese e monasteri con congregazioni religiose che avevano la missione di aiutare i pellegrini, soprattutto quelli che dovevano attraversare le Alpi. Troviamo la sua immagine raffigurata all’esterno di moltissime chiese (soprattutto in Alto Adige e in Austria dove la devozione era molto diffusa), affinchè potesse essere osservata anche da lontano, mentre si lasciava il luogo sacro o si lavorava nei campi. Oggi è protettore dei pellegrini e di tutte le professioni e categorie legate al viaggio, nonché patrono degli automobilisti: molti di noi probabilmente conservano ancora in auto la medaglietta o il santino di San Cristoforo, distribuiti durante la benedizione delle auto.
LA APP DEL CAMMINO
E’ disponibile agli utenti Android e iOS la nuova App del Cammino che consente, a camminatori e camminatrici, di orientarsi con facilità lungo il percorso, visualizzando la propria posizione sul tracciato tramite il GPS del dispositivo anche senza connessione internet. Inoltre in caso di distrazione, un allarme avviserà se ci si sta allontanando dal tracciato. L’APP è stata realizzata dall’UTI Livenza Cansiglio Cavallo, attraverso un intervento finanziato con risorse relative al Bando regionale per la concessione e l’erogazione dei contributi agli enti locali in conto capitale per la redazione di progetti attuativi della parte strategica del Piano Paesaggistico Regionale di cui alla legge regionale 25/2016, articolo 5, commi 12 e 13
Il Cammino di San Cristoforo in Friuli Venezia Giulia





















Leaflet | © OpenStreetMap
DESCRIZIONE
Dei circa 450 km di percorso, considerando anche le digressioni suggerite per visitare ulteriori punti di interesse, la lunghezza del Cammino in terra friulana supera i 300 km. Qui vige la regola della totale libertà di percorrenza: camminatori, camminatrici e pellegrini possono programmare e gestire il tragitto secondo le proprie esigenze, i propri interessi e il tempo disponibile.
La strutturazione in tappe e sub-tappe ha valenza indicativa e risponde all’esigenza di fornire dei punti di riferimento organizzativi.
Il tratto friulano attraversa i comuni di Pordenone, Cordenons, San Quirino, Vivaro, Vajont, Caneva, Polcenigo, Budoia, Aviano, Montereale Valcellina, Maniago, Frisanco, Meduno, Tramonti di Sotto, Travesio, Castelnovo del Friuli, Clauzetto, Vito D’Asio, Pinzano al Tagliamento (dove, per un tratto, si sovrappone alla “Romea Strata-Allemagna”), Spilimbergo, Sequals, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna.
Un territorio caratterizzato da paesaggi di rara originalità e bellezza. Lungo il tracciato si alternano scenari naturali talvolta incontaminati, centri storici e borghi suggestivi. Castelli e fortificazioni sono presenti lungo tutta la fascia pedemontana.
Nei tratti sommitali del tracciato lo sguardo può spaziare cogliendo alcune peculiarità della pianura friulana: i Magredi, gli ampi greti dei fiumi e una notevole varietà paesaggistica che nasce dal connubio fra attività agricola ed elementi di biodiversità.
Le oltre cento chiese presenti lungo il percorso offrono al pellegrino momenti di spiritualità e raccoglimento. Molte di esse sono pievi o piccole chiese di montagna, talvolta ubicate all’esterno dei centri abitati, circondate da boschi che creano oasi di pace. Ognuna conserva un vasto patrimonio di opere d’arte, frutto di una secolare scuola pittorica e scultorea che ha raggiunto gli apici con maestri quali Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, Pomponio Amalteo, Gasparo Narvesa, Giovanni Francesco dal Zotto detto Gianfrancesco da Tolmezzo, Marco Tiussi da Spilimbergo, Giovanni Antonio Bassini detto il Pilacorte, i Ghirlanduzzi.
Lungo il Cammino è possibile apprezzare i prodotti dell’artigianato locale; significativo l’esempio della prestigiosa Scuola mosaicisti del Friuli, nota in tutto il mondo, che ha fatto di Spilimbergo la “città del mosaico”, così come l’arte fabbrile caratterizza Maniago, “Città del coltello”.
Unici anche i prodotti locali che si possono gustare; ne sono esempio i presidi Slow Food “Fagiolo di San Quirino”, “Pitina” e “Cipolla di Cavasso e della Val Cosa”, altre tipicità quali il cioccolato a Pordenone, l’asparago di Cordenons, il “figomoro” di Caneva, diverse varietà di formaggi (dai caprini, al “formaggio asìno”, al “formai tal cìt”) e i vini autoctoni quali l’Ucelùt, il Sciaglìn, il Piculìt Neri, il Forgiarìn, il Cjanòrie.
TAPPE
Cammino di San Cristoforo – Tappa 6 Spilimbergo – Maniago
TRACCIA GPS
- PARTENZA: Spilimbergo, centro
- ARRIVO: Maniago, centro
- LUNGHEZZA: 49,5 km
- DIFFICOLTÀ A PIEDI: Facile
- SEGNALETICA: Da agosto 2018: adesivi tondi con logo del Cammino in azzurro
- PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’anno
- COME ARRIVARE: In auto In pullman dalle stazioni ferroviarie di Casarsa o Pordenone












